Buon pomeriggio a tutti,sono Riccardo Sansonne, e in
occasione della celebrazione dell’apertura dei cancelli dei campi di
concentramento(1945), il nostro prof ci ha fatto vedere un film intitolato
Train De Vie. Il film fa riflettere molto su ciò che è accaduto tempo fa, ma lo
narra rendendo la storia più ‘allegra’, quasi scherzosa. Una delle cose che mi
è rimasta più impressa è l’espressione che il personaggio che interpreta il
pazzo ha durante il film: ha sempre stampato in faccia la felicità e la
speranza nella sua idea, cosa che nelle altre persone non si vede molto. Una
cosa da ammirare è il coraggio del finto comandante nazista che è riuscito a
salvare i suoi coetanei, andando contro la casa nazista ad esempio inventando
la storia della spedizione segreta oppure quando ha salvato lo schiavo ebreo
requisito. Il finale è un duro colpo: non ci si aspetta di vedere il pazzo nel
campo di concentramento, e ciò fa pensare a più finali ( la mia idea è che
tutto il film sia una storia nata nella fantasia del ragazzo). È un film
fantastico, in grado di farti capire il dolore e l’orrore del periodo nazista
con una storia non troppo tragica.
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