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Divina Commedia

LESSICO DANTESCO

Primo canto

1- ché: perché; 
2- mena: conduce;
3- cagione: motivo;
4- computo: angosciato/ turbato;
5- altrui: nessuno;
6- pelago: mare;
7- guata: guarda;
8- piaggia: pendio/ strada;
9- erta: salita;
10-partia: allontanare;
11- Gaeta : maculata;
12- grame : in condizione di afflizione e miseria;
13-gravezza: angoscia/ smarrimento;
14-miserere: avere pietà; 
15-sub Iulio: all'epoca di Cesare;
16- vergognosa fronte: capo chinato in segno di rispetto;
17-vagliami: che possa essermi d'aiuto;
18-volume: ogni opera;
19-ria: crudele;
20-peltro: ricchezze;
21-veltro: cane da caccia;
22-fia: sarà; 
23-villa: città;
24- dipartilla: uscire;
25-richeggio: chiedo;
26-accio'ch: affinché;
27-mesti: dolenti;
28-calle: sentiero; 
29-pieta: angoscia;
30-verace: giusta/verità;
31-lena: respiro;
32-lasso: stanco;
33-aere: aria;
34-carca:piena;
35-rovinava: precipitava;
36-dilettoso: beato;
37-bramosa: insaziabile;
38-ammoglia: accoppia; 
39-discerno: giudico




40-nazion: nascita; 
41-perigliosa: piena di pericolo;
42-seggio: trono;
43-si ché: tanto che;
44-trarroti: ti condurrò;
45-vegna: entrare; 
46-presta: veloce/agile;
47-seconda morte: morte dell'anima;
48-via: strada;
49-tace: non c'è; 
50-leggiera: agile.

Riassunti  primo canto dell'inferno.


Riassunto n° 1

Riassunto fatto da:
Dante nell'anno 1300, quando aveva circa trentacinque anni, si ritrova in una selva oscura. Essa è la vita priva della dimensione spirituale e viene detta oscura perché priva della luce e della ragione. La selva oscura rappresenta lo smarrimento di Dante. Dante era perso e nel momento di massimo smarrimento vide una grande luce che illuminava il colle. Il colle è illuminato dai raggi del sole quindi è simbolo della vita virtuosa. Esso era un punto di riferimento per Dante, il quale decise di provare a raggiungere la sua cima per poter arrivare alla luce.
Il percorso di Dante lungo il colle viene ostacolato dalle tre fiere. Le tre fiere erano: la lonza, il leone e la lupa, che rappresentano gli ostacoli che ogni uomo deve superare se vuole camminare verso la salvezza, e in particolare i tre vizi, lussuria, avarizia e superbia i quali sono alle basi dei peccati. La prima fiera che cerca di ostacolare Dante nel cammino verso il colle è la lonza, che rappresenta la lussuria. Il secondo ostacolo è il leone, che rappresenta la superbia. Il terzo e l'ultimo ostacolo è la lupa, che rappresenta l'avarizia. La lupa con il suo terribile aspetto Il suo temibile aspetto ha confermato in Dante l'inadeguatezza delle sue capacità per risalire il colle facendolo sprofondare nel peccato. Qua c'è l'arrivo di Virgilio. Virgilio viene scelto da Dante come guida nel viaggio attraverso l'inferno e il purgatorio perché lo considerava il mai più grande maestro di poesia, per il capolavoro dell'Eneide e perché nel medioevo era una sorta di profeta pagano. Virgilio porta Dante nel purgatorio , dove ci sono anime contente della pena perché sanno che poi andranno in paradiso. Infine Virgilio dice a Dante che ad accompagnarlo in paradiso sarà Beatrice perché lui doveva tornare all'inferno.





Riassunto N° 2

Fatto da Gentili,Corrado e Tallini
Dante si ritrova smarrito nella selva oscura, il cui ricordo ancora lo turba,e non è in grado di dire come vi sia entrato. Uscito dalla selva, giunge ai piedi di un colle, la cui sommità è illuminata dai raggi del sole che mostra il giusto cammino. La paura allora si placa un poco ed egli si volge a guardare la selva con l'ansia di un naufrago appena uscito dal mare pericoloso. Dante riprende il cammino su un pendio che porta al colle ma, all'inizio della salita, è ostacolato da una lonza; egli ha comunque speranza di riuscire a oltrepassare l'animale grazie alla luce del sole e alla stagione primaverile, ma gli infonde paura l'apparizione di un leone dall'aspetto feroce. Subito compare anche una lupa, magra e affamata, che toglie a Dante la speranza di poter salire sul colle facendolo tornare verso la selva. Mentre sta tornando sui suoi passi, Dante vede una figura umana, più ombra che uomo, a cui chiede aiuto.L'ombra risponde dicendo di essere un'anima nata da genitori lombardi al tempo di Giulio Cesare, vissuta sotto l'imperatore Augusto e fu il poeta cantore di Enea; poi gli chiede perché non salga sul colle. Dante lo riconosce come Virgilio, che definisce suo maestro e a cui chiede aiuto con la lupa. Virgilio risponde che è meglio che egli segua un percorso diverso perché la lupa è per ora un ostacolo insuperabile; tuttavia verrà un Veltro che salverà l'Italia e che ricaccerà  la lupa nell'inferno da cui era uscita. Il poeta si offre come guida di Dante: lo condurrà nei primi due regni dell'oltretomba, poi lo affiderà a un'anima più degna affinché possa salire in paradiso. Dante prega Virgilio di condurlo là dove ha detto e lo segue.






Riassunto N° 3
Riassunto fatto da:
Giunto a circa trentacinque anni, Dante si ritrova in una buia selva spaventosa perché ha perso la giusta via; raggiunge un colle illuminato dal sole e si sente rinfrancato e tranquillizzato. Dopo aver riosservato la selva come un naufrago che si rigira verso il mare una volta approdato, si riposa per riprendere le forze.
Inizia la salita e all’improvviso appare davanti a lui una lonza dal pelo maculato e il corpo snello e agile (lussuria) che gli fa considerare l’idea di tornare indietro.
È appena giunto il mattino quando un leone affamato (superbia) va incontro a Dante, facendolo tremare sempre più.
La sua paura cresce ancora quando arriva una lupa magra e piena di brame (avarizia), che avanza verso di lui facendolo arretrare e perdere ogni speranza.
Ma all’improvviso una figura appare, alla quale Dante chiede pietà. La figura è Virgilio, che domanda al protagonista perché stia tornando indietro nella selva. Lui, dopo aver rispettosamente lodato il poeta, gli chiede aiuto per superare le fiere.
Virgilio dice che, se vuole sopravvivere, dovrà percorrere un’altra strada perché la lupa uccide sempre coloro che cercano di superarla. Ma dice anche che un giorno verrà un cane da caccia (veltro) e la farà morire con sofferenza. Questo cane non sarà avido ma buono, colto e salverà l’Italia decaduta del tempo. Caccerà la lupa finché non l’avrà rispedita nel luogo in cui l’invidia l’aveva fatta nascere.
Ma per ora Virgilio vuole, per il bene di Dante, che lui lo segua mentre lo condurrà nell’Inferno e nel Purgatorio. Ma se il protagonista volesse andare in Paradiso ci sarà una guida più adatta, perché Virgilio non può entrare nel regno di Dio, in quanto non battezzato.
E così il poeta inizia il cammino, seguito da Dante.




Riassunto N°4


Dopo svariati tentativi sono riuscito a postare anche io il riassunto della mia squadra:
Riassunto di Riccardo Sansonne, Asia Lietta e Alessandro Piazzani 

Dante all'età di 35 anni si ritrova smarrito in una selva insidiosa,oscura, che rappresenta la selva del peccato. Dopo molta fatica e tanto dolore riesce a uscire da questa selva, che non lasciò gia mai anima viva. Giuto al bordo, vede un colle illuminato, e passata una notte a lottar con le tenebre riacquista coraggio, e come un naufragio che vede la riva di un isola rappresentate la salvezza, Dante torna a sperare. La sua felicità verrà smorzata dall'incontro con tre fiere,ovvero tre bestie: una lonza, animale sconosciuto a cui è stato attribuito la fisionomia di una lince,simbolo di sensualità. Minaccia Dante, che nonostante tutto non si abbatte,sostenuto dall arrivo dell'alba in cielo e dall inizio della primavera; una tigre,simbolo di superbia,ruggente di fame e una lupa,simbolo di avidità, convincono dante che non bastano le sole forze umane. Affranto, Dante si vede costretto a indietreggiare. La sua salvezza ha un nome: Virgilio.E' un poeta latino,fonte di ispirazione e maestro per lo stesso Dante. Approfitta della sua presenza per chiedergli aiuto su come andare avanti. Virgilio lo avvisa subito della cupidigia,vizio che molte volte rende gli uomini schiavi. L'unico punto di salvezza è il veltro,questa persona anonima che con le sole forze dell'amore,della virtù e della sapienza saprà cacciare la lupa. E' evidente che la strada che la strada per colle non può essere percorsa. Virgilio si offre di accompagnarlo, ma gli annuncia che nell'ultimo tratto lui non potrà accedere e lo sostituirà una ragazza di nome Beatrice.Dante,rassicurato, accetta e prosegue con Virgilio.


Riassunto N° 5

 Gruppo formato da Arena, Facciola e Colpo
Dante all'età  di 33 anni, é molto assonnato e senza capire come si ritrovó smarrito in una selva oscura che rappresenta il peccato.
Dopo la brutta esperienza nella selva del peccato egli perse le speranze ma ad un certo punto vide un colle illuminato dai raggi del sole e nel suo stato d'animo crebbe la speranza.
Dopo essersi riposato comincia la salita ma viene ostacolato da tre bestie: una lonza che rappresenta l'istinto sessuale, un leone affamato che simboleggia la superbia e una lupa, che nel suo essere orribilmente magra rappresenta la cupidigia. Dante spaventato e angosciato da questi animali perde la speranza di arrivare in cima al colle e ritorna verso la selva.
A un certo punto Dante si ritrova davanti ad una figura spenta che inizialmente lo spaventa. La figura si presenta a lui come un poeta e dalla descrizione egli capisce che si tratta di Virgilio, il poeta preferito da da cui Dante ha appreso l'arte della scrittura. Il poeta divenne euforico perché volle offrigli tutta la sua riconoscenza verso Virgilio ovvero la sua più grande fonte di ispirazione. Dante a questo punto elogia Virgilio e chiede aiuto contro la lupa. Virgilio parla Dante del fatto che cupidigia è un grave vizio che non lascia scampo, ma un giorno arriverà il veltro (figura che rappresenta la bontà d'animo) che ricco solo ed esclusivamente di sapienza, cultura, virtù, e amore riuscirà a fermarla. Il poeta romano spiega Dante che per risalire il colle non è possibile seguire la via di fronte lui ma dovrà lavarsi da ogni peccato passando dai tre regni dell'aldilà per essere purificato





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