Buongiorno, oggi in classe il docente
di italiano ci ha proposto un film ricorrente alla giornata della
memoria, il 27 gennaio, che parlava della deportazione degli ebrei
nei campi di concentramento da parte dei nazisti.
Di questo film purtroppo non posso
farvi la trama perché oggi è solo stato ripreso dalla classe, per
il fatto che l’inizio del film è stato visto il giorno prima e io
non ho potuto seguirlo perché non sono stato bene e di conseguenza
non sono andato a scuola. Per cui vi parlerò di quello che ho
provato negli ultimi minuti del film.
Da subito mi sembra angosciante perché
gli ebrei si trovavano in un treno dove dovevano lasciare la Germania
e attraversare il confine in modo da non farsi portare nei campi di
concentramento. Il film a pochi minuti dalla fine sembrava che
finisse bene, perché al confine tra Germania e Russia trovarono dei
nazisti che in realtà erano anch’essi ebrei in fuga dall’imminente
massacro, ma proprio quando sembrava che fossero oltre la Germania un
uomo in un campo di concentramento finisce di raccontare la sua
storia inventata. In quel momento, oltre ad essere tragico per il
fatto che stava soffrendo, è stato molto forte perché per loro era
solo un sogno che non sarebbe mai stata realtà. AA