A scuola abbiamo visto il film
”Train de vie” in occasione della giornata della memoria. La
visione è stata per me molto toccante e istruttiva in quanto il film
trattava l’argomento della persecuzione in maniera a volte
divertente ed altre facendo riflettere (in particolare la scena
finale).
Il film mi ha aiutato a comprendere
gli usi e i costumi della popolazione ebraica in particolare
l’importanza che rivolgono all’unione del gruppo come priorità,
nonostante le difficili situazioni in cui si imbattono.
Mi è particolarmente piaciuto il
modo in cui vengono sdrammatizzate alcune scene con un po’ di
divertimento (come la missione di recupero del compagno da parte di
mortekai) e la collaborazione da parte di tutti per il raggiungimento
del loro scopo.
Il film è toccante non per la
presenza di scene che mostrano gli effetti della persecuzione sulle
persone ebraiche, ma perché queste sono spaventate dalle dicerie al
punto da cercare di mettersi in salvo senza aver visto con i propri
occhi la reale minaccia, e ciò fa riflettere sulle indicibili cose
che accadevano.
La parte che mi ha sicuramente
colpito maggiormente è il finale perché con le sue possibili
interpretazioni mi ha lasciato un senso di vuoto e continua a
tornarmi in mente facendomi pensare all’intero film alla ricerca
del punto mancante. G.F.
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