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venerdì 30 gennaio 2015

A scuola abbiamo visto il film ”Train de vie” in occasione della giornata della memoria. La visione è stata per me molto toccante e istruttiva in quanto il film trattava l’argomento della persecuzione in maniera a volte divertente ed altre facendo riflettere (in particolare la scena finale).
Il film mi ha aiutato a comprendere gli usi e i costumi della popolazione ebraica in particolare l’importanza che rivolgono all’unione del gruppo come priorità, nonostante le difficili situazioni in cui si imbattono.
Mi è particolarmente piaciuto il modo in cui vengono sdrammatizzate alcune scene con un po’ di divertimento (come la missione di recupero del compagno da parte di mortekai) e la collaborazione da parte di tutti per il raggiungimento del loro scopo.
Il film è toccante non per la presenza di scene che mostrano gli effetti della persecuzione sulle persone ebraiche, ma perché queste sono spaventate dalle dicerie al punto da cercare di mettersi in salvo senza aver visto con i propri occhi la reale minaccia, e ciò fa riflettere sulle indicibili cose che accadevano.

La parte che mi ha sicuramente colpito maggiormente è il finale perché con le sue possibili interpretazioni mi ha lasciato un senso di vuoto e continua a tornarmi in mente facendomi pensare all’intero film alla ricerca del punto mancante. G.F.

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